Il cappello blu a trecce dell’ultimo post è finito. Potrei crepare di caldo se adesso lo indossassi per più di dieci minuti, ma l’ho portato a termine in una stagione consona… non come la sciarpa di lana pesantissima regalata al fidanzato qualche anno fa… a giugno.
Adesso il problema è solo uno ed è gravissimo: devo ancora fare il cambio di stagione.

Cappello blu con trecce lavorato a maglia - Blue knitting cables hat - besenseless.blogspot.com
Il modello è lo Slouchy bubbles di Knitshep (come già detto qui). Il mio non è slouchy e data la memoria schifosissima che mi ritrovo non so se l’ho fatto di proposito (nel momento in cui ho scelto ferri e lana a settembre) o è colpa della mano strettissima quando lavoro le trecce. Il dubbio resta, ma il cappello mi piace.

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È morbido e non pizzica neanche un po’, la lana non è eccellente, ma è un cappello nato per fare la guerra e, nel mio caso, restare per la maggior parte del tempo intrappolato nella borsa aspettando che faccia abbastanza freddo. 
Dalle foto si può vedere che alcuni punti sono imperfetti, in realtà il filato ha una sezione leggermente variabile, probabilmente nel lavoro a coste questo fattore penalizza, e presa dalla foga di aver finito non l’ho lavato, né bloccato… dato che l’ho realizzato per me rimarrà così fino a quando il lavaggio non sarà necessario.

Sperando di far vincere il buon senso e dedicare qualche ora di questo lungo fine settimana allo stramaledetto cambio di stagione, mi dedicherò a qualche commissione in scadenza e… tengo in caldo i ferri circolari… cosa avvio?

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