Continuo a ripeterlo, non ho nessuna intenzione di disintossicarmi dai Teddy. Vi ho lasciato un paio di mesi di aria ed eccone un altro e tra qualche post vi toccheranno tanti morbidi e non spinosi cactus e poi ancora scarpine e kokeshi e saturno e non ci dimentichiamo gli orecchini… ma, ditemi la verità, sono indiscutibilmente monotona o riesco a innestare, tra una cosa e l’altra, anche un pizzico di novità?
Sperando che optiate per la seconda risposta inizio a parlare dell’orsetto. Che è meglio.

Il kit orsetto+scarpine per me ha una marcia in più. So bene che il piccolo d’uomo non se ne andrà in giro fiero delle sue scarpe con il Teddy stretto tra la braccia, come in una pubblicità. Tutto il fascino dei  piccoli accessori è nell’espressione della mamma, e non solo, che guarda a occhi sgranati il suo capolavoro di bimbo.

Non conoscendo il sesso del nascituro questo kit doveva essere adatto ad ogni evenienza. Così abbiamo scelto il grigio scuro per l’orsetto e la base delle scarpe e un verde mela per sciarpa e dettagli. Bottoncini rossi, tondi e a cuore, per completare.

Ci sono casi, come questo, dove mi piace alternare le trame. Lasciare inalterata la semplicità delle forme ma inserire qualche contrasto di texture. Il filato grigio, leggermente sfumato, è lana al 70% mentre il verde è un sottile filato di merinos baby extrafine. Due tipologie di filo diverse necessitavano di un trattamento diverso. Uncinetto numero 3 e 4 per il primo e ferri 2,5 per il secondo.
Se vi dico che ho impiegato più tempo per realizzare le fascette a maglia rasata che le scarpine, mi credete? E non vi racconto il tempo per assemblarle. Dietro ogni piccola cucitura la mia pignoleria dà il meglio di sé.
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Questo orsetto, come altri Teddy precedenti, è realizzato seguendo il mio pattern. Lo trovate, in due versioni: italiano e inglese, su Etsy.