Guanti senza dita… i miei adorati fingerless! Quando cammino per strada e uno dei canonici cinque sensi (il sesto è proprio sottosviluppato!) non funziona bene mi prende proprio male. Quindi, niente cuffie nelle orecchie sparate a tutto volume. A dire il vero non mi sembra un atteggiamento prudente… metti il caso che ti cade una cinquanta euro da tasca e un civilissimo passante richiami la tua attenzione urlando… dopo un po’ prenderà i soldi e andrà tranquillo per la sua strada! 
Siete mai stati in autobus con i guanti? I paletti, in genere viscidi o appiccicosi, diventano i pali di sapone della cuccagna! Inoltre, con le dita rivestite di lana, si può solo camminare con le mani in tasca sperando che non ti goccioli il naso.
Non mi dilungo sugli altri sensi perché potrei risultare bizzarra ma spero di aver convinto quelli che dicono “e perché mettere dei guanti se poi ho le dita scoperte?”… perché voglio poter prendere le monete senza farne cadere la metà, rovistare nella borsa con tutte le capacità tattili ed evitare di toglierne uno per compiere chissà quale basilare gesto e perderlo per strada, ecco. 

I ferri sono usciti dal letargo! Lana arancione e una grande treccia.
Uncinetto. Utilizzando un unico punto: la mezza maglia alta!
Ancora uncinetto. Grossi, bianchi e caldissimi.

Vi presento l’ultimo acquisto avventato: lana citrine… ho il periodo giallo che ci posso fare?

Ferri per la parte nera, uncinetto per il colore e bottoni!!! In abbinamento con lo scaldacollo di qualche post fa.
Morbida lana rossa e leggero intreccio.
un post alla mano ;)