Nonostante gli acciacchi e i malumori dell’età, la macchina da cucire, svolge ancora il suo dovere. Ha una ventina d’anni e probabilmente fu progettata per non durarne più di quindici ma un paio di accorgimenti alla McGyver la fanno funzionare ancora al meglio delle sue e delle mie possibilità.
Non avevo ancora compiuto dieci anni e passare da una meravigliosa macchina a pedale (che ho perso di vista, credo sia scomparsa per sempre) a questa portatile supermoderna mi faceva sentire grande. Adesso è un rottame in plastica con un design anni ’90. Non sarà mai vintage, solo vecchia. È stata la mia prima macchina da cucire, in realtà non era proprio mia ma è bastato un attimo di distrazione in casa per farla piombare sulla mia scrivania; da quel momento ha girato scrivanie, tavoli e mensole ma la proprietà non me l’ha soffiata nessuno. Adesso, al limite della sua vita utile, non corro più alcun rischio. Adesso, che di anni ne ho qualcuno in più di nove, non è più così semplice rubacchiare una macchina da cucire. Ancora più difficile è trovarla nuova, funzionante e che mi faccia sentire piccola.

Non posso rischiare che il mio tessssoro finisca arrugginita o dimenticata solo perché ha una certa età. Così, con la spinta di qualcuno che crede che io sappia cucire, ho imbracciato la pila di stoffe sormotata dalla scatola con le cerniere, in bilico sulla cassetta con i grosgrain. Il fidato pinterest ha risolto in poco tempo la scelta del modello, questo.
La misura della borsetta è dettata dalla lunghezza della cerniera. La scatola con le cerniere peserà almeno settecento grammi ma, come per le stoffe, così per i filati lo stesso vale per le cerniere.
Lo stash non è mai abbastanza.

sacchetto per mela - immagine animata
La borsetta che la mia testa immaginava come trousse da viaggio o borsello porta lavoro si è ridotta ad un porta-amenità da borsa o, ancor più utile, un porta-mela. Dal momento in cui la mela ha trovato posto nel borsellino a quello in cui ho piazzato il cavalletto davanti al tavolo è passato lo stesso tempo che intercorre tra il verde del semaforo e il suono di un clacson a Napoli a qualunque ora del giorno e della notte. Il tempo per montare quella caccola di gif animata si può calcolare come un’intera pausa pranzo ma che ci posso fare, ognuno si diverte come può. Io faccio scomparire mele dietro una zip gialla in metallo.

thanks to: 
– le crostatine fatte in casa con pasta frolla fatta in casa con marmellata fatta in casa con nutella industriale che più grassa e piena di conservanti non si può
– i tovagliolini in giallo e arancione, ritrovati per sbaglio, risalenti alla festa del mio ventesimo compleanno (devo precisare quanti anni fa?)
– al qualcuno che mi ha spinto a cucire, non temere, per te preparerò un portabanana