Mettetemi tra le mani una vecchia tovaglia anni ’70 anche se macchiata e con qualche buco e mi farete felice. In fondo basta poco, no? Mi accontenterei anche di tende, fodere, tappezzerie, camicie… insomma, qualunque tessuto che vada eliminato dall’armadio. Per la gioia di chi divide la stanza con me!!! Questa è la prova che quello che conservo, prima o poi, lo uso.
Pochi giorni fa un giretto tra i blog mi ha dato la giusta ispirazione. Ho una cartella piena zeppa di materiale per cucire pupazzi di stoffa (nome in codice PdP: Pupazzi di Pezza) ma causa carenza di stoffe decenti e macchina da cucire capricciosa rimando anche i progetti più irresistibili.
Mi rifiuto di comprare stoffe sul web senza poterle toccare e nei negozi dove devo chiedere qualcosa di preciso! Che ne so cosa voglio? Mi serve qualcosa che m’ispiri bello o brutto che sia… discorso incomprensibile ai più figuriamoci quale successo posso ottenere in un negozio di stoffe!
Tornando ai vaneggiamenti precedenti… stavolta non ho resistito! Ho rivisto l’adorabile elefantino di pezza nel blog di Babi e mi sono messa all’opera dopo un’ora scarsa.
Il 30 dicembre tra un dolce e una tartina da preparare per la cena ecco cosa è uscito fuori dalla tovaglia.

 

 

Proprio nel bel mezzo del servizio fotografico, il terribile Ercolino gli ha rubato la scena!
lo ha preso per la proboscide e voleva portarselo via, no! è miooooo
Dopo due (o tre?) anni ho finalmente ripreso in mano ago e filo per realizzare un pupazzo di pezza. Lui è il numero tre; i primi due sono orsi, fatti con due modelli differenti, ma non ve li mostro per quel po’ di pudore che mi resta!
Non ho trovato molti modelli gratuiti in giro, mi aiutate con qualche link? grazie!
ilaria